«Sono il figlio adottivo della D’Urso». Un messaggio ripetuto centinaia di volte: attraverso i canali social delle trasmissioni della presentatrice Mediaset, alle testate giornalistiche per “lanciare” lo scoop, fino ad arrivare ai reali parenti della Barbara nazionale. Un vero e proprio martellamento quello attuato da “Baci Solari” (questo lo pseudonimo usato dal sedicente figlio). Il delirio del persecutore è andato avanti per mesi fino a quando, con un’indagine della polizia postale delegata dal sostituto procuratore Francesco Dall’Olio è stato identificato il responsabile.
Le indagini della procura si sono spinte fino a Santa Maria di Licodia, un piccolo comune in provincia di Catania, dove è stato identificato il trentacinquenne Salvatore Fiorello, ex comparsa dei salotti televisivi, indagato anche per molestie a Nina Moric. Oggi davanti al giudice monocratico Valerio de Gioia dovrà rispondere di stalking ed atti persecutori.
Inizialmente si era pensato a uno scherzo di cattivo gusto ma poi, vista l’insistenza dei messaggi e le incursioni nelle vite private dei parenti della conduttrice, è stato chiesto l’intervento della polizia postale.
«Carissimo digli a mamma che sto a Vienna», oppure «i miei fratelli Giammarco e Emanuele». Così su Telegram, l’uomo “bombardava” i parenti della D’Urso. Non contento ha anche contattato un professore dell’università di Giammauro Berardi (il figlio reale della presentatrice).
Una situazione che ha riportato l’intera famiglia in uno stato d’ansia e preoccupazione. Barbara, infatti, era stata già in passato vittima di stalking, da parte di un giornalista che l’avrebbe “molestata” attraverso l’utilizzo di falsi profili su Facebook per mesi interi. «Un vero incubo», disse lei al tempo.
Durante l’udienza dovrebbe esser presente anche la presentatrice per essere sentita dal magistrato come parte civile. La sentenza è attesa nel pomeriggio a piazzale Clodio.
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