mercoledì 8 aprile 2020

Paola Barale: «Con Gianni Sperti addio senza un ricordo buono. Raz Degan? Cadute le fette di prosciutto dagli occhi...»

“Io e Gianni ballavamo insieme a Buona Domenica e, ballando ballando, siamo arrivati all’altare”, Paola Barale, oggi felicemente single, tona a parlare di due sue grandi amori del passato, l’ex marito (per breve tempo) Gianni Sperti e Raz Degan.


Con Sperti l’amore è nato durante il lavoro, Paola era giovane e il matrimonio è arrivato appunto “ballando, ballando”. Il ricordo della relazione però non sembra essere molto positivo: “Avevo 21 anni – ha spiegato la Barale in un’intervista a “F” - ed ero molto innamorata. È durata quattro anni, poi abbiamo divorziato. Ci siamo persi senza che lui mi abbia lasciato almeno un ricordo che fosse buono”.

Un’altra relazione molto importante quella col modello attore Raz Degan, già naufrago sull’Isola dei Famosi. Lui è stato l’uomo della sua vita ma la fine della storia ha un sapore amaro: “Raz è stato il grande amore della mia vita, ma non è bastato. In una coppia l’amore deve essere valore aggiunto, progetto, condivisione. Se c’è amore ci si sposa, se no, no. Fra adulti, non c’è alcun bisogno di mentire, specialmente dopo tanti anni. E quando finalmente mi sono cadute le fette di salame dagli occhi ho visto la realtà per quella che era. Non vorrei più parlare di lui: al di là del dolore che quest’uomo mi ha inflitto, rivangare il passato è una cosa che ancora oggi mi fa star male”.

A mettere fine alla storia è stata lei: “La decisione l’ho presa io, ma ci sono stata portata per i capelli: non è la prima volta che gli uomini, soprattutto quando si trovano in situazioni scomode, si fanno lasciare. Permettere di andare via a una persona che si ama moltissimo è molto difficile, ma se oltre ad amarla la rispetti e ti rispetti, credo che sia un atto di grande maturità. Se avessi dato retta alla ragione, quella storia non sarebbe nemmeno dovuto iniziare. Le prime impressioni sono quelle che contano: quando si percepiscono, vanno ascoltate. Il resto, infatti, è stato anche un mio film”.

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