Nancy Morel ormai si è rassegnata, almeno dal punto di vista estetico. Nessun medico sa dirle il motivo di quei brutti lividi che le spuntano sul viso e sul corpo. Dopo sette anni dal primo sfogo, ha ormai accettato la sua condizione. Il caso però resta oggetto di studio. «Tutta la mia pelle si infiamma per quelle che sembrano eruzioni cutanee e lividi. Sembra costantemente che centinaia di aghi entrino ed escano, è molto doloroso», ha svelato.
Il racconto di Nancy
La prima volta che Nancy è stata colpita dagli sfoghi cutanei era il 2015. La ragazza, che a quel tempo aveva 12 anni, stava facendo shopping con sua madre Jackie. Le sue labbra hanno cominciato a gonfiarsi, come se l'avesse punta un insetto, così è stata portata al pronto soccorso del Milton Keynes University Hospital. In quel caso i medici hanno pensato che potesse trattarsi di una reazione allergica all'ibuprofene. Ma dopo innumerevoli test, non sono stati in grado di stabilire la causa di quelle escoriazioni.
La reazione peggiore l'ha avuta nel 2021: una grossa macchia rossa su tutto il viso, che le ha fatto venire voglia di chiudersi in casa. Oggi Nancy non si vergogna più e ha smesso di truccarsi per nascondere le macchie. «I medici e l'ospedale non sanno ancora cosa sia e il giorno prima del mio 16° compleanno ho deciso di smettere di provare nuove cure perché stavano influenzando la mia vita quotidiana», le sue parole al The Independent.
Il paracetamolo per il dolore
I medici hanno pensato potesse trattarsi di una una vasculite orticarioide, una malattia rara in cui i vasi sanguigni si gonfiano. Nancy ha provato innumerevoli trattamenti e trascorso anni alla ricerca di una diagnosi, ma tutti gli sforzi sono stati inutili. «Ci sono stati periodi in cui non potevo andare a scuola. Per fortuna nessun bullo mi ha mai presa di mira, ma sono stati tutti carini con me», dice ancora la 19enne. Non sapendo con cosa ha a che fare, Nancy può solo utilizzare il paracetamolo, che le allevia il dolore.
Social più inclusivi
Il suo obiettivo adesso è sensibilizzare il mondo dei social: «Spero di renderli uno spazio più inclusivo per tutti, vorrei far capire che apparire unici sia una cosa molto speciale. Sono bella anche se non rispondo agli standard di bellezza prescritti e voglio aiutare gli altri a non lasciare che le loro condizioni li definiscano», ha concluso.
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