Paolo Bonolis racconta il suo lockdown da coronavirus, grazie a cui ha imparato le regole del videogioco di calcio Fifa 2020. Il conduttore, che assieme alla moglie Sonia Bruganelli è stato protagonista de “La stanza del medico”, non si è divertito troppo con l’obbligo di rimanere a casa.
C’è stata un po’ di noia: “Mi sono sostanzialmente annoiato un po' – ha spiegato in un’intervista a “La Stampa” - E ho pensato a progetti, figli di quella madre partoriente che è la noia. Chissà se prenderanno forma, se dimostreranno di avere sostanza, oppure si riveleranno solo sotterfugi per non annoiarsi. Quando sei fermo in uno stesso posto, ti industri con la mente”.
Di sicuro ha imparato le regole del calcio elettronico (“Tutte le regole di Fifa 2020, di cui mio figlio Davide è giocatore accanito”), in mancanza di quello reale: “Sia quello da vedere che quello giocato. Da mesto praticante anziano non vedo l’ora di tornare nell' agone sportivo con gli amici.”
Appena possibile è uscito a fare un giro per la città (“Ho preso la moto e mi sono fatto un giro per Roma, molto "caro diario". Ho visto che lei era sempre la stessa e sono rientrato”), ma a livello di società non sembra esserci stato il miglioramento che tanti auspicavano: “Temo nulla. La natura umana è particolarmente ostinata nel suo modo di essere. Per un attimo vediamo le cose in un altro modo, poi torniamo a vederle come ci conviene. Non credo ci sarà moralizzazione o miglioramento finita la pandemia. Penso che la gran parte l' abbia vissuta solo come una gran rottura”.
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