Un uomo in forma, dal fisico scolpito dalla palestra e che non nascondeva i suoi muscoli nelle foto sui social. Emanuele Impellizzeri, il giovane fermato per l'omicidio di Chiara Ugolini, la ragazza trovata morta in casa a Calmasino di Bardolino (Verona), tra scatti in moto e a torso nudo, come foto profilo su Facebook aveva una bottiglia con un'etichetta dal nome eloquente: «Il Duce». Il 38enne si trovava in regime di semilibertà da giugno per via di una condanna per due rapine, a Mantova e Montichiari, spiega oggi il Corriere del Veneto.
Dopo aver passato in carcere parte della pena (di 3 anni e 8 mesi) era tornato a casa ed era stato messo in prova con residenza obbligatoria notturna in quella casa di Bardolino, non lontano da dove viveva Chiara. Ma con la moglie portoghese (con cui ha una figlia di 7 anni) il rapporto era ormai logoro: con molti, spiega il Corriere, la donna si era confidata dicendo che i due stavano ancora insieme solo per amore della bambina.
Impellizzeri, originario di Catania ma che viveva in Veneto da tempo, da cinque anni lavorava in una carrozzeria: «Della sua vita privata non so nulla, so che è un gran lavoratore - le parole del titolare al Corriere - questa storia è un incubo, siamo stati noi a farlo uscire con l'avvocato dai domiciliari per la rapina che aveva commesso. Abbiamo chiesto di farlo uscire perché avevamo bisogno della sua manodopera».
Intanto l'autopsia sul corpo di Chiara è prevista per domani: l'esame è stato disposto dal sostituto procuratore di Verona, Eugenia Bertini, che coordina l'indagine, e sarà eseguita all'Istituto di Medicina legale del Policlinico scaligero. Impellizzeri, rinchiuso nel carcere fiorentino di Sollicciano dopo essere stato fermato in autostrada nei pressi del capoluogo toscano mentre fuggiva in moto, ai Carabinieri si sarebbe limitato a dire di avere spinto la ragazza. L'autopsia permetterà di chiarire se la giovane sia stata colpita alla testa con un corpo contundente durante una colluttazione.
Quando è stato fermato, oltre ad essere sporco di sangue, Impellizzeri presentava graffi al volto, segni evidenti di una colluttazione. Chiara Ugolini quindi si sarebbe difesa, per questo tra i moventi del delitto gli investigatori non escludono l'ipotesi di un'aggressione a sfondo sessuale che il 38enne avrebbe messo in atto quando si è trovato davanti la ragazza, che ha reagito cercando di difendersi. Il presunto assassino ha ammesso di aver trovato in casa la ragazza quando, nel pomeriggio di domenica, si è introdotto nell'appartamento.
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