«Il Diavolo mi ha stritolata». Così Claudia Koll, ospite di Pierluigi Diaco nel programma di Rai2 Ti sento, ha parlato del suo passato in una lunga intervista che andrà in onda domani sera, martedì 28 settembre, in seconda serata. L'attrice sarà la terza ospite di Diaco dopo Leonardo Spinazzola e Lorella Cuccarini, tra i disegni di Andrea Camerini e con dieci suggestioni sonore che evocano storie, personaggi, ricordi ed emozioni.
Davanti a vecchie immagini dell'inizio della sua carriera, Claudia Koll ha parlato della donna che è ora e del suo rapporto con la fede: in merito a foto di scena di Così fan tutte, film di Tinto Brass in cui fu protagonista, l'attrice non fa buon viso a cattivo gioco. «Mi danno fastidio queste foto del passato con Tinto Brass...», le sue parole. Diaco chiede «Perché ti danno fastidio?». «Perché io sono un’altra persona oggi e dover parlare solo del mio passato, guardando indietro, sapendo che invece io sono proiettata verso il futuro, in avanti, un po’ mi fanno sentire… non so…». «Ti imbarazza? Ti vergogni?». «No, non è né imbarazzo né vergogna, è fastidio proprio. Mi dà fastidio vedere un’immagine che diciamo mi… in qualche modo, mi ricorda qualcosa che è passato ma passato nel senso che sono contenta che è passato». «Il fatto di essere stata un oggetto del desiderio e magari di esserlo ancora per chi non ti conosce e non sa nulla della tua evoluzione, è qualcosa che ti offende o no?», chiede poi Diaco: domanda alla quale segue un lungo silenzio.
A proposito del suo rapporto con la fede, Diaco ha poi chiesto: «Il Male, il diavolo, chiamiamolo come vogliamo, esiste?». La risposta: «Certo che esiste». «E che volto ha?». «Mah, io non l’ho visto». «E si nasconde dietro a cosa allora?». «Io sono stata aggredita fisicamente, questo sì. Mi è salito sul corpo e mi ha stritolata e mi ha detto che era la morte, che era venuta per uccidermi. Quindi era uno spirito, non l’ho visto, lo spirito non si vede. Però si sente e ho sentito anche l’odio che ha nei confronti dell’uomo e del corpo dell’uomo, l’accanimento che ha. E in quel momento io penso sia stato Dio stesso ad aiutarmi, perché ricordai di un film che avevo visto da ragazzina, appunto i primi film da adolescente quando andavo al cinema, e vidi ‘L’esorcista’. Mi ricordai che il sacerdote teneva fra le mani il crocefisso e quindi presi il crocefisso fra le mani e gridai il Padre Nostro. Io penso che mi ha ispirato Dio perché nel Padre Nostro noi diciamo ‘Liberaci dal Male’».
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