Tra Heidi Klum e suo padre Gunther è guerra aperta: la modella ha intrapreso una battaglia legale contro il papà, che rischia di finire in carcere. Al centro della faida familiare c'è Leni, o meglio il suo nome che il signor Klum ha registrato come marchio presso l’Unione Europea senza il consenso della figlia. Una questione di copyright commerciale, che rischia di strappare per sempre i rapporti già tesi.
Leni è la figlia 17enne che Heidi ha avuto da Flavio Briatore. A quanto pare, Gunther avrebbe registrato sia il nome della ragazza che il suo soprannome Mausekatze (in italiano: topogatto), come dimostrato da un documento che lui stesso ha pubblicato su Instagram. Heidi avrebbe quindi deciso di fare causa al genitore, così da potersi appropriare dei diritti del marchio che porta il nome di sua figlia. Secondo quanto dichiarato dall'avvocato della super modella al giornale tedesco Bild, il padre rischia un’ingiunzione che, se accolta, gli costerebbe 250mila euro o sei mesi di carcere. D'altro canto Klum si difende, sostenendo di essersi sempre occupato della registrazione commerciale dei marchi per la famiglia e di aver agito come da prassi.
I rapporti tra Gunther e Heidi sono stati idilliaci fino al 2019. Al padre però non è mai andata giù la decisone di sua figlia di sposare Tom Kaulitz, di 17 anni più giovane di lei. Negli ultimi anni la tensione è andata crescendo e, se non dovessero trovare un accordo in famiglia sullo sfruttamento commerciale del nome di Leni, potrebbero ben presto finire davanti al giudice.
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