Non è la D'Urso, Clizia Incorvaia e la verità sul tradimento a Sarcina: «Sono stata male, mi insultavano per strada». Ad un anno di distanza dall'uscita dal Grande Fratello Vip, procede a gonfie vele la storia d'amore tra l'influencer e Paolo Ciavarro. La Incorvaia ha commentato da Barbara D'Urso il libro scritto dal suo ex ‘Nel Mezzo’ che parla anche di lei.
Ospite di Barbara D’Urso insieme al compagno Paolo Ciavarro, Clizia Incorvaia ha commentato a Live – Non è la D’Urso, l'autobiografia, "Nel Mezzo" scritta dell'ex marito Francesco Sarcina in cui si parla della fine del matrimonioa causa di un tradimento con Riccardo Scamarcio.
Nel libro che Clizia dice di non aver ancora letto, Sarcina scrive: «Lei voleva rimettere in carreggiata la sua carriera a iniziò a pregarmi di darle una mano, perché aveva beccato un aggancio per partecipare a Pechino Express, però l’avrebbero presa solo se fossi andato anch’io. La mia impressione era che lei lo stesse facendo solo perché aveva bisogno di aumentare il numero dei suoi followers. Dalla disintossicazione in poi, Clizia era rientrata nella mia vita e una sera, dopo un concerto, scesi dal palco e andai verso di lei, sfinito e felice. L’abbracciai ma notai subito un broncio. Le feci un cenno come a dire ‘Che c’è?’. Lei mi guardò storta poi brontolò ‘Non mi hai nemmeno ringraziata’. Io rimasi a bocca aperta».
A propostio del tradimento con Riccardo Scamarcio, Clizia, che non ha mai fatto mistero del bacio con l'attore ci tiene a specificare, come ha sempre fatto: «Quello non fu un tradimento perché eravamo già separati. Ho cercato di chiarire più volte che non l'ho tradito con Riccardo Scamarcio, perché io e Francesco c'eravamo già lasciati. Non ho mai avuto una storia con Scamarcio. All’epoca subii una gogna mediatica. Venivo additata come una poco di buono solo per un momento di debolezza. Barbara è amica del mio ex marito ma mi ha dato la possibilità di spiegarmi in un momento drammatico, in cui avevo perso tanti lavori. Quando Barbara mi ha visto non ero la donna di oggi, provavo una sofferenza immensa. I panni sporchi li lavo a casa. Capisco perché le persone cadono in depressione dopo eventi simili. La gente mi insultava per strada e non potevo camminare».
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