Kelly LeBrock è diventata famosa con la sua interpretazione nel film “La signora in rossa”, con Gene Wider. La scena in cui una folata di vento alza la sua gonna è diventata leggendaria, ma la vita per Kelly LeBrock dopo la partecipazione alla pellicola, che poi si è rivelata una straordinario successo, è decisamente cambiata.
Quando ha iniziato la carriera non era in cerca del successo: “Il successo fu accidentale – ha fatto sapere in un’intervista a “Chi” - avrei potuto fare film prima ma non ci tenevo. Nuotavo a buon livello, avevo avuto un’offerta dalla squadra olimpionica di nuoto inglese, ma non mi interessava. Non mi è mai interessata la ribalta. Il mio eroe da piccola era una zia suora, lei sì che faceva cose importanti”.
Quando è esplosa la notorietà, sono arrivati i problemi: “Era un personaggio monodimensionale, una fantasia, che per me ha significato tre cose: una vita diventata impossibile, perché io ero timida e alle premiere mi venivano gli attacchi di panico; la possibilità di conoscere ai gala grandi personaggi e infine la determinazione a lavorare sempre più duro che mai perché la gente non si fermasse al mi aspetto esteriore”.
E la famosa scena della gonna non è stato affatto facile da girare: “Recitare quella scena iconica era un rischio, sul set quel giorno eravamo tutti nervosi. In più il vestito non si alzava bene, i tacchi mi si incastravano nella grata, sentivo su di me una tensione… E ho avuto un’illuminazione. Ho mandato una costumista in un sexy shop a comprarmi una cosa che ho poi infilato negli hot pants rossi sotto al vestito: al ciack, sollevando la gonna, tutti hanno visto che avevo preso un vibratore, sono scoppiati a ridere e da lì in poi niente tensione sul set”.
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