«Quando sono venuta in Italia quest'estate, portavo sempre la mascherina. Un po' per l'aria diversa, i pollini e la luce diversa, mi è scoppiata una sinusite che secondo me era 'da mascherina' che mi ha fatto venire una fortissima emicrania. L'effetto scatenante è stata la mascherina, ma bisogna metterla: vorrei sempre vedere tutti gli italiani con la mascherina, con il naso coperto: i recettori sono sul naso...». Lo ha raccontato la professoressa Ilaria Capua conversando sulla pagina Facebook 'Il Libraio', nell'evento in cui la direttirce dell'One Health Center of Excellence dell'Università della Florida risponde alle domande degli utenti su 'Ti conosco mascherina', il libro per bambini scritto durante la pandemia.
«Tutto questo finirà. Non è la prima brutta cosa con cui dobbiamo convivere. Conviviamo con tante altre brutte cose, non solo con il virus», dice la scienziata. «Se uno ha la mascherina e sta ad un metro di distanza, va bene. Io ragiono in termini di bolla di rispetto: faccio finta di essere all'interno di un pallone. Se qualcuno entra nel mio spazio di rispetto, mi scanso», aggiunge.
«Dobbiamo convivere con questo coinquilino, dobbiamo proteggerci mettendo in atto una serie di misure che aiutino la popolazione a rimanere il più possibile protetta. Dobbiamo voler salutare il virus e per mandarlo sotto la soglia di pericolosità, dobbiamo lavorare tutti insieme», afferma ancora.
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