Lory Del Santo choc: «Picchiata e abusata per una notte intera in hotel, non ho mai denunciato». Il racconto della soubrette nell’intervista rilasciata ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”. Una rivelazione inedita che non ha una collocazione spazio-temporale: non si conosce, infatti, il luogo e il periodo, ma sembra che la violenza si sia consumata in una stanza d'albergo. La donna spiega di non aver mai denunciato nulla e di essersene pentita. A quel tempo ha preferito rimuovere l'accaduto, ma traumi simili non scompaiono facilmente.
La vicenda è emersa mentre l'attrice commentava quanto è successo a Sara Croce, giovane 22enne con alle spalle la storia con un miliardario iraniano, il 56enne Hormoz Vasfi, che le ha intentato una causa per ottenere un milione di risarcimento per tutti i soldi spesi durante la relazione. Lory Del Santo ha conosciuto molti uomini ricchi e ha vissuto la stessa situazione, ma le è capitato anche di peggio. Da qui il racconto delle violenze subite da un uomo conosciuto tramite un'amica.
L'INCONTRO «Ci eravamo conosciuti al ristorante - spiega -, si rideva, si scherzava, tu pensi sempre che se una persona ti viene presentata da qualcuno che conosci sia una persona perbene. Lui mi disse che aveva dimenticato una cosa in hotel e mi invitò a salire». Lory Del Santo avrebbe declinato più volte l’offerta, ma vista l’insistenza di lui alla fine lo ha accompagnato. Una volta in camera, è cominciato l'inferno.
IL RACCONTO DI LORY DEL SANTO «L’incubo è durato tutta la notte, questa persona era pazza, mi ha picchiato, abusato, poi mi ha fatto fare il bagno con i petali di rose. Ho pensato che a un certo punto si sarebbe addormentato, così è stato. Appena ho visto che dormiva sono scappata. Lui se ne è accorto, mi ha rincorso, ma io sono scappata via verso l’uscita. Ho subito una violenza fisica e psicologica. I petali di rose, il profumo nell’acqua, era un pazzo: Immaginavo di scendere e trovarmelo davanti come nei film. Una volta uscita dall’albergo, invece, mi sono sentita libera. È stata una cosa strana, era l’alba, ho deciso di non denunciare, di dimenticare».
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