mercoledì 6 maggio 2020

Striscia la notizia, Giovanna Botteri manda un messaggio a Michelle Hunziker: «Non dobbiamo fare la pace, non abbiamo mai litigato»

Striscia la notizia, Giovanna Botteri  manda un messaggio a Michelle Hunziker: «Non dobbiamo fare la pace, perché non abbiamo mai litigato». Questa sera Striscia la notizia manderà in onda un video messaggio inviato da Giovanna Botteri che chiude definitivamente le assurde polemiche seguite alla messa in onda del servizio del 28 aprile scorso.


«Cara Michelle, io non sono sui social, né su Facebook, né su Instagram, poi qui in Cina è molto difficile collegarsi, così c’è voluto del tempo prima che vedessi il tuo video e ti rispondo solo adesso: per fortuna non dobbiamo fare la pace, perché non abbiamo mai fatto baruffa, non abbiamo mai litigato, neanche con Striscia la notizia e Gerry Scotti». Alla fine è bastato che Giovanna Botteri avesse modo di vedere personalmente il video per smentire lei stessa la fake news che aveva scatenato le ire di giornalisti, commentatori e tanti “leoni da tastiera” contro Michelle Hunziker. Migliaia di messaggi sui social con minacce di morte e un desolante campionario di volgarità, insulti sessisti e scempiaggini, da parte di molte donne a danno di una donna e della sua famiglia, in un paradossale corto circuito ampiamente documentato da Striscia la Notizia. «Perché la satira è libertà – ha concluso Giovanna Botteri nel suo video - ci aiuta a ridere, a discutere, a confrontarsi e a volte mette modelli differenti di donne e uomini a confronto, per esempio nei modi diversi di approcciarsi alla vita. Quindi io vi ringrazio, di cuore e non posso che abbracciarvi e augurare a Michelle tutto il bene possibile».

Da parte sua Michelle Hunziker ha risposto così: «Cara Giovanna, sono felice perché finalmente ci siamo parlate, vincendo una grande sfida. Quella di due donne contro un sistema malato, ipocrita e falso, che si è accanito contro di me, per difenderti. Siamo dalla stessa parte! Speriamo che questo episodio possa far capire a tutte le “paladine” e i “paladini” di una giustizia mai richiesta che non volevi essere difesa perché non ti sei mai sentita attaccata. Un abbraccio, Michelle».

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