Chiara Ferragni risponde per le rime alla giornalista Maria Giovanna Maglie che sostiene che l'influencer abbia attaccato la regione Lombardia sulla questione vaccini sulla scia di una depressione post partum. «La depressione post partum di Chiara Ferragni produce denunce politiche feroci alla Lombardia. Sempre la vecchia storia di fare il proprio mestiere (si fa per dire)», ha scritto in un Tweet scatenando le polemiche.
Non è mancata la risposta di Chiara, che ha recentemente sui social le falle della campagna vaccinale in Lombardia, denunciando quanto è accaduto alla nonna di Fedez. Chiara ha invitato la donna a non esprimersi in merito a un argomento così delicato per rispodere a un problema simile e lo ha fatto attraverso i suoi social e quelli di Fedez che, ancora una volta, è stato il primo a difenderla.
«Questa signora ha diagnosticato una depressione post parto a mia moglie via Twitter, avanguardia. E io che mi limitavo a riconoscere le idiozie partorite da certi imbecilli. Devo aggiornarmi». Chiara sottolinea come la malattia citata dalla giornalista non debba certo essere banalizzate in questo modo: «Per la giornalista che mi ha diagnosticato una depressione post parto, via Twitter per il fatto di essermi esposta vorrei dire che così non solo risulta poco professionale (si è trasformata in medico in un tweet in cui afferma che ognuno devia fare il proprio lavoro) ma anche completamente fuori luogo ridicolizzando una situazione molto grave ed invalidante che colpisce almeno il 10/15% delle donne e che deve assolutamente essere presa sul serio». Con loro si è schierato anche Burioni che sempre in un Tweet ha affermato: «Surreale che una giornalista nello stesso tweet dove invita ognuno a fare il suo mestiere si metta a giocare al dottore».
La giornalista, in un altro Tweet, ha ribadito le sue dichiarazioni, facendo chiarezza e parlando di una battuta: «Ribadisco il concetto, rivendico la battuta che i fan di sinistra della Ferragni pensano sia loro privilegio. L’omessa segnalazione del Comune di residenza nella compilazione dell’adesione è stato l’unico problema della nonna di Fedez. Il resto è propaganda».
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