Sua madre la ricattava, suo marito Giovanni Battista Meneghini la derubava e il magnate Aristotele Onassis fu con lei molto violento e l'abbandonò poi per Jackie Kennedy. La vita del soprano Maria Callas, adorata dal pubblico di tutto il mondo, è stata ancora più tragica di quanto si pensasse. A rivelarlo è Lyndsy Spence, scrittrice nord-irlandese di 33 anni, che in una nuova biografia sull'artista, "Cast a Diva: The Hidden Life of Maria Callas", racconta inquietanti retroscena della vita della Divina, emersi da una serie di lettere inedite.
Attingendo alla corrispondenza della cantante lirica la Spence mette in luce il tormentato matrimonio di Maria, l'abuso a cui Onassis l'ha sottopose e le molestie sessuali subite da parte del direttore di uno dei più importanti conservatori del mondo.
"Ci sono informazioni inquietanti dal diario di una delle sue amiche più strette che raccontano come nel 1966 la Callas abbia addirittura rischiato la vita e di come Onassis l'abbia drogata, per lo più per motivi sessuali, ovvero per stuprarla", si legge nella nuova biografia, che uscirà il primo giugno.
In una lettera alla sua segretaria, la Callas scriveva: "Non vorrei che [Onassis] mi telefonasse e ricominciasse a torturarmi".
In quanto al tormentato matrimonio con Meneghini, che era più vecchio di lei di 28 anni e con cui è stata sposata per dieci anni, dal 1949 al 1959, la Callas raccontava disperata: "Mio marito mi sta ancora tormentando dopo avermi derubato di più della metà dei miei soldi mettendo tutto a suo nome da quando ci siamo sposati ... Sono stata una sciocca ... a fidarmi di lui" descrivendo l'uomo come "un pidocchio... che si spaccia per un milionario quando non ha un centesimo".
In una lettera poi la cantante parla dell'allora presidente della Juilliard School of Music di New York, un uomo sposato, che le mise contro l'intera facoltà impedendole di proseguire il suo mandato come insegnante dopo che lei aveva rifiutato le sue avance: "Peter Mennin si è innamorato di me. Quindi, naturalmente, visto che l'ho rifiutato, è contro di me".
L'infanzia e i genitori
In quanto alla sua infanzia, nelle lettere la Callas dà spazio ai ricordi dolorosi legati alla guerra, quando sua madre aveva cercato di farla prostituire con i soldati tedeschi.
Diventata famosa sia lei sia il padre cercarono di ottenere da lei denaro in tutti i modi possibili.
La madre la ricattò minacciandola di raccontare storie del suo passato nel periodo nazista alla stampa e le scrisse: "Sai cosa fanno gli artisti del cinema di umili origini non appena diventano ricchi? Nel primo mese spendono i loro primi soldi per costruire una casa per i loro genitori e viziarli con lussi ... Cosa hai da dire, Maria?"
Suo padre finse addirittura di essere sul punto di morte in un ospedale nel tentativo di ottenere soldi da lei.
"Sono stufa dell'egoismo e dell'indifferenza dei miei genitori nei miei confronti ... non voglio più relazioni. Spero che i giornali non se ne accorgano. Allora maledirò davvero il momento in cui ho avuto dei genitori. "
Callas, nata a New York da immigranti greci nel 1923, è morta nel 1977 a soli 53 anni. Alcuni parlarono di suicidio e di abuso di farmaci. Nella nuova biografia emergono nuovi particolari sui suoi problemi di salute e sulla dipendenza da droghe, nel corso degli anni Sessanta, che spiegherebbe anche la sua perdita della voce da soprano.
“La morte della Callas è una storia straziante. Sola nel suo appartamento parigino, ha fatto affidamento solo sulla sorella separata, Jackie, e sul compagno, Vasso Devetzi, per fornirle [un sedativo]. La sua vita è stata piena di tragedia, e io volevo renderle omaggio", ha scritto la Spence.
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