Un ricordo molto doloroso per Serena Grandi, che a dodici anni ha subito degli abusi da parte di un amico di famiglia. Serena Grandi torna nel suo passato e racconta: “A distruggere la mia innocenza fu un amico di mio padre…”
I fatti risalgono a quando era solo una bambina di dodici anni: “Avevo dodici anni – ha raccontato a “Nuovo” - anche se ne dimostravo di più, tanto da ritrovarmi addosso fin troppi sguardi maschili. A distruggere la mia innocenza fu Bruno, un amico di mio padre, uno di famiglia. Avevo fiducia in lui, ero troppo piccola per percepire i segnali dell’attrazione morbosa di cui ero oggetto. Fino la giorno in cui mi chiese di spogliarmi in cambio di tanti bei regali. Mi teneva per mano e gli occhi esprimevano i suoi pensieri sporchi da cui mi sentita contaminata fiutando il pericolo. Disgustata e impaurita raccontati tutto a mia madre”.
La reazione della mamma non si è fatta attendere: “Rincasai prima del previsto e sentiti grida all’interno. Mi nascosi e sbirciai da uno spiraglio da cui vidi i miei genitori che a causa mia litigavano con lo “zio” Bruno. Mia madre tirò fuori un coltello da cucina per puntarlo alla gola di quel mascalzone: “Se ti permetti di toccare mia figlia, ti ammazzo!”, disse…”.
Alla violenza subita si è aggiunto la vicenda di cui è stata spettatrice: “Mi rannicchiai su me stessa e rimasi nascosta finché in casa tornò la tranquillità. Cercai di tonare alla vita normale, ma non ci riuscii e vissi un paio d’anni con disagio. Superai lo shock a 15 anni con un ragazzo della ma età: grazie alla sua dolcezza mi convinse a fare l’amore per la prima volta. Ma non fu facile…”.
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