In Inghilterra l'hanno già definito il reality maledetto: la morte della conduttrice Caroline Flack è il terzo tragico lutto di "Love Island" in meno di due anni. Prima di lei due ex concorrenti si erano già tolti la vita: nel 2018, Sophie Gradon, e lo scorso anno, Mike Thalassitis. Le loro morti hanno suscitato un dibattito in patria sull'etica dei reality e sul dovere che le emittenti hanno di prendersi cura dei concorrenti.
Sophie Gradon era stata Miss Gran Bretagna nel 2009, e nel 2016 era stata concorrente nella seconda stagione del programma "Love Island", sorta di mix tra i nostri Uomini e Donne e Temptation Island. Durante il reality aveva avuto una liason con il barman Tom Powell per poi iniziare una relazione con modella Katie Salmon (la prima storia omosessuale nella storia dello show). La reginetta di bellezza 32enne è stata poi trovata morta a giugno 2018 nella sua abitazione di Ponteland, nel Northumberland, dal fidanzato: si era tolta la vita impiccandosi, dopo aver assunto alcolici e cocaina.
Mike Thalassitis era un ex calciatore, ed era diventato noto dopo la sua partecipazione al dating show, di cui era stato uno dei protagonisti della terza stagione nel 2017. Il suo comportamento nello show lo ha visto guadagnarsi il soprannome "Muggy Mike". Il 26enne, dopo aver vissuto un periodo buio, a marzo 2019 era stato ritrovato impiccato in un bosco non lontano dalla sua abitazione nell’Essex.
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