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sabato 15 maggio 2021

Principe Carlo, l'inattesa reazione alla domanda della BBC sui «traumi infantili» denunciati dal Principe Harry

Il Principe Carlo, messo alle strette in un intervista della BBC, si è trovato per la prima volta costretto a rendere conto dei "traumi infantili" denunciati nelle scorse ore dal Principe Harry. In un podcast americano sulla salute mentale, Harry, ha infatti criticato la genitorialità dell'erede al trono britannico, parlando di un rapporto difficile che gli ha lasciato «dolore e sofferenza genetici». L'intervento del Duca alla trasmissione è stato definito da Backingham Palace come "inutile", in un clima di crescente imbarazzo a corte per la sue continue confessioni personali.

Il Principe di Galles è stato intervistato dalla BBC mentre si recava in visita ad un'azienda familiare di Cardiff, una visita disturbata dalla scomoda domanda della giornalista che le ha chiesto cosa pensasse delle osservazioni incendiarie del Duca di Sussex nel podcast americano. Di fronte alla domanda Carlo ha però continuato a camminare, rifiutandosi di fornire risposta. E così il contrasto tra la Royal Family e il distaccamento reale americano di Harry e Meghan sembra sempre più una contrapposizione tra rivelazoni scottanti e silenzi di Palazzo.

Palazzo Reale ha definito il podcast di Harry "inutile". Durante la trasmissione il Duca ha parlato di "dolore e sofferenza genetica" inflittigli dal padre, che ha però giustificato facendo riferimento al modo in cui lui steso è "stato trattato" durante la sua infanzia. Harry, che aspetta una figlia con Meghan, ha suggerito che Charles avesse "sofferto" a causa della sua educazione da parte della Regina e del principe Filippo, riferendosi ad un "dolore genetico". Harry si sarebbe dunque trasferito in California proprio per "rompere il ciclo" di "dolore" che ha sofferto come membro della famiglia reale.

Durante l'ampia intervista della durata di 90 minuti, Harry ha detto: «Non penso che dovremmo puntare il dito o incolpare qualcuno, ma certamente quando si tratta di genitorialità, se ho sperimentato una qualche forma di dolore o sofferenza a causa del dolore o della sofferenza che forse mio padre oi miei genitori avevano sofferto, mi assicurerò di interrompere quel ciclo in modo da non passare fondamentalmente». Ed ha aggiunto: «All'improvviso ho iniziato a mettere insieme tutto e ho detto "ok"», «So che è collegato ai suoi genitori, quindi significa che mi ha trattato nel modo in cui è stato trattato, quindi come posso cambiarlo per i miei figli? Ed eccomi qui, ho trasferito tutta la mia famiglia negli Stati Uniti, non era quello il piano, ma a volte devi prendere decisioni e mettere la tua famiglia al primo posto e mettere al primo posto la tua salute mentale». 

Il Duca ha inoltre definito, nelle scorse ore, la vita a corte come «un misto tra il Truman Show e l'essere un animale in uno zoo», solo l'ultima di in una serie di confessioni personali sulla famiglia reale, attraverso i media americani, che continuano a mettere in imbarazzo al Royal Family e che non sembrano destinate ad esaurirsi. 

giovedì 26 marzo 2020

Coronavirus, il principe Carlo positivo: forse contagiato da Alberto di Monaco. Caprarica: «Preoccupazione a corte, per William prove da re»

Il principe Carlo d’Inghilterra, 71 anni, è positivo al coronavirs, “in forma lieve, ma per il resto è in buona salute”. L’erede al trono d’Inghilterra sta trascorrendo il suo auto-isolamento nel castello di Balmoral, assieme alla moglie Camilla, negativa al test. Il comunicato di Clarence house, ieri, ha scatenato il Web: probabile che Carlo sia stato contagiato da un’altra testa coronata - Alberto di Monaco - il 10 marzo a Londra, ma non avrebbe contagiato la Regina, 93 anni, vista l’ultima volta il 12, che “è in ottima salute”, a Windsor.

Ad Antonio Caprarica, a lungo corrispondente Rai da Londra, scrittore e profondo conoscitore della società inglese, abbiamo chiesto come la Gran Bretagna stia vivendo il momento e la notizia.
«Da un punto di vista istituzionale non cambia nulla, la Regina mantiene la pienezza dei suoi poteri. Un’altra cosa sono i doveri di rappresentanza e, considerando la sua età, ed il figlio in isolamento ci sarà ancora un maggior carico di lavoro sulle spalle dei duchi di Cambridge, William e la moglie Kate».


Come risponderà William?
«Bene, sa qual è il suo dovere - a differenza di suo fratello Henry - è competente, serio e attento. La sua figura e quella della moglie Kate oggi sono un punto di riferimento. Mai come in questo momento sembra possibile un doppio salto generazionale. Facendo le corna, William potrebbe trovarsi erede dall’oggi al domani. Non accadrà, ma c’è preoccupazione nell’aria».

Come stanno vivendo il momento gli inglesi?
«In Inghilterra esiste la mistica dell’ora più buia di Churchill (il discorso del premier alla nazione, di fronte all’avanzata nazista, a giugno 1940, ndr). Una mistica che resiste nel subconscio degli inglesi e li tiene emotivamente al riparo dagli choc. Pensano sempre di potercela fare. Anche, in negativo, come l’atteggiamento demenziale di Boris Johnson nei primi giorni».

C’è preoccupazione a Corte? 
«Inevitabile, la Regina compirà 94 il 21 aprile, il principe Filippo ne compirà 99. Per Carlo la preoccupazione è doppia, il decorso di questa malattia è carogna, e lui non gode di perfetta salute: ha problemi cardiocircolatori, forse anche ipertensori. Anche se la mia impressione è che il comunicato di Corte sulla sua salute sia arrivato a verifiche già attuate».
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IL GIALLO DELLA MORTE DI FILIPPO
Alla notizia - ufficiale - del contagio del figlio, ieri ha fatto da contrappunto la news - ufficiosa - della morte del principe Filippo, 98 anni, marito della Regina Elisabetta. Una news che circolava da qualche giorno, complici le condizioni non proprio buone del principe consorte - colpito da una brutta sindrome influenzale che l’aveva costretto al ricovero a dicembre - e la sua veneranda età. Tabloid e social network britannici si sono scatenati nelle ore immediatamente successive all’annuncio di positività Covid di Charles, sobillati anche dalla notizia di un possibile messaggio straordinario della Regina sulla Bbc; l’ultima volta era avvenuto nel 2002 per ricordare la madre, morta a 101 anni. Il tam tam di social e tabloid è (quasi) certo: il principe Filippo è morto, la Regina sarebbe costretta al silenzio nell’impossibilità di espletare - in una Gran Bretagna serrata dove non è possibile fare un normale funerale - quelle esquie reali delle quali il consorte (che pure avrebbe richiesto una cerimonia in stile militare) avrebbe diritto.