Bloccata nel suo Sudafrica da mesi per una malattia che non le permettere di prendere il volo per tornare nel principato di Monaco, la principessa Charlene posta una foto su Instagram in cui si mostra sorridente e lancia un messaggio “mistico” e un po' misterioso: «Dio vi benedica».
La moglie del principe Alberto di Monaco appare magra con i capelli corti, indossa una maglia nera e una collana che sembrerebbe essere quasi un rosario. Restano ancora avvolte nel mistero le sue condizioni di salute attuali così come il suo potenziale ritorno a Montecarlo. Infatti, il ritorno a casa è stato rimandato e sono stati Alberto e i gemelli Jacques e Gabriella ad andare a trovare la mamma in Sud Africa.
La foto viene postata ad un mese dal suo ricovero d'urgenza all'ospedale Netcare Alberlito Hospital nella città sudafricana di Durban, in seguito ad un collasso a inizio settembre. Questa complicazione ha fatto seguito a due operazioni chirurgiche a cui si sarebbe sottoposta per un'infezione otorinolaringoiatrica.
Mentre Charlene affronta la sua malattia, a Palazzo Grimaldi il principe Alberto si districa tra impegni pubblici, mondani e casalinghi, ed è la principessa a preoccuparsi per le sue condizioni di salute.
Alle voci che davano la coppia in crisi e parlavano di esilio, ha seccamente risposto il principe Alberto. Anche la ex nuotatrice Charlene ha spiegato: «Alberto è il pilastro principale della mia vita e la mia forza, e senza il suo amore e il suo sostegno non sarei stata in grado di superare questo momento doloroso». Si fa strada anche l’ipotesi che a condizionare la principessa ci sia una maga, sua consigliera da anni.
«Sarebbe dovuto essere un soggiorno di solo pochi giorni, purtroppo sono sorte alcune complicazioni mediche che non le hanno più permesso di viaggiar»e» ha aggiunto il principe Alberto in una recente intervista a People , provando così ad allontanare i gossip riguardo la crisi. «Non è andata in esilio e non è arrabbiata con me. Purtroppo siamo un bersaglio facile, ma certe indiscrezioni fanno male sia a me che a lei».
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