La sua immagine padroneggia nel cuore di Manhattan su un cartellone gigante in un punto strategico della città di New York che ha ospitato tra gli altri anche i cartelloni pubblicitari di Kendall Jenner, Eva Mendes e Justin Bieber.
Nel mese dedicato al Gay Pride 2020 Calvin Klein sposa il ‘black live matter’ e lo trasforma in ‘black trans live matter’.
Il marchio statunitense vicino al mondo dei LGBTQ (acronimo di lesbo, gay, bisessuale, transgender e strano in generale) affianca il volto e il corpo della Jones a quelli di altri attivisti per la sua campagna #ProudInMyCalvins tra cui l’attore Tommy Dorfman, l'artista Gia Woods, l'attivista transessuale Chella Man, la drag queen e cantante Pabllo Vittar, solo per citarne alcuni.
«E’ un tale onore presentarmi nel mio io più autentico», scrive Jones in un post su Instagram, «e presentare le immagini di un corpo che troppo spesso è stato demonizzato, molestato, fatto sentire brutto e indegno e persino ucciso».
Una celebrazione dell’essere grassi e della diversità che ha portato Calvin Klein a scegliere la modella trans anche per la sua campagna ufficiale su Instagram.
Sui social non sono mancate critiche e commenti negativi a cui la modella afroamericana ha risposto sui due hashtag #translivesmatter e #blacklivesmatter . L’obiettivo è quello di cercare di superare gli stereotipi di genere in pubblicità e schierarsi (come ha fatto anche la Nike, con “For Once, don’t do it”) con il movimento Black Lives Matter, che pretende che alla vita dei neri e a quella di chiunque altro siano dati il dovuto rispetto e importanza.
Sulla scia delle proteste contro il razzismo, a seguito della morte di George Floyd, l’affissione pubblicitaria di Calvin Klein con l’immagine di una ‘grassa nera donna trans’, come scrive lei stessa in un suo tweet, fa oggi da cassa di risonanza e comunicazione di un importante ed essenziale valore sociale.
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