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domenica 14 novembre 2021

Ballando al veleno, Morgan e Selvaggia ci vanno giù pesante. I vigilantes nell'atrio evitano la rissa

Il giro di boa di Ballando con le Stelle verrà ricordato anche per il veleno che il boa ha lasciato sul palco e dintorni. Sia per l’esibizione di Morgan conclusa con la standing ovation del pubblico, tutto in piedi, sia per il velenoso battibecco tra Morgan e Selvaggia Lucarelli. Tra i due il diverbio è stato subito pesante con il cantante che non ha accettato il giudizio della giurata interrompendola spesso. Lei è riuscita solo a dire che l’esibizione di Morgan sembrava un ballo di una tribù amazzonica dopo aver leccato un rospo. «Come quelli che frequenti tu», ha incalzato Morgan mentre Selvaggia si è limitata a replicare «Tu non sei indicato per giudicare chi frequento io, visto che mi hai frequentata. Il tuo è un autogol».

Lo spettacolo indecoroso è proseguito con tutta una serie di cadute di stile. Sembrava di assistere a un talk show rissoso dove si fa la gara trai politici a urlare e a interrompere l’interlocutore per non farlo parlare. Lei che dice a lui: «hai cazzeggiato per non ballare, hai una reazione euforica, sei capriccioso come sempre, pretenzioso e maleducato, non piace la tua disonestà nel racconto». E lui «disonestà è una parola brutta». Poi interviene la Mussolini che si abbraccia Morgan dicendogli: «Sei tutti noi». Ma Morgan incalza: «Nonostante quello che dice ritengo che Selvaggia Lucarelli sia intelligente. È solo chiusa dentro l’idea del giudice». Pronta la replica di Selvaggia che si difende: «Stai al tuo posto non devi giudicare me». Secondo Morgan però la Lucarelli non ha una predisposizione per giudicare musica e danza perché è stonata e fuori tempo. «Come lo sai? – è la replica - Sono intonatissima».

Alessandra Tripoli, la ballerina in coppia con Morgan, cerca di parlare ma il suo partner la interrompe continuamente ripetendo fino alla noia che la Lucarelli non capisce nulla di danza e musica. È come «le scimmie che si battono il petto in 2001 Odissea nello spazio, per lei la danza è il monolite di Kubrick». Ma ecco che dalla prima fila interviene la ballerina Sara Di Vaira chiedendo alla giuria che cosa voglia veramente vedere dalle coppie in gara. «Perché in alcune state attenti al piede e alla postura, con altre no». Ed ecco che perde la brocca perfino a Ivan Zazzaroni che dice in diretta: «Sono sconcertato. Siamo noi la giuria e preferirei che non rompeste le palle». Un’altra caduta di stile dalla quale Canino si dissocia subito. E più tardi anche lo stesso Zazzaroni ammetterà di aver esagerato. «Ma quali giurati – incalza Morgan – non siete dei magistrati. È uno show. Se spari una cazzata te lo faccio notare. Giudici di cosa? Vergognatevi. La vostra è un’opinione non è un giudizio».

Si va ai voti, finalmente. Dopo l’8 di Zazzaroni, il 9 di Canino e l’8 di Carolyn Smith arrivano gli zeri di Selvaggia Lucarelli e di Mariotto. Voti che fanno saltare dalla sedia la rappresentante del popolo Rossella Erra: «così si va sul personale», urla, «non si può votare sul personale». Durante la pubblicità lo scambio di idee si fa pesante tra la Lucarelli e la Di Vaira e tra i giurati serpeggia il nervosismo. 


Nel frattempo Morgan ha lasciato il palcoscenico ma nell’atrio si sentono e si vedono atteggiamenti tutt’altro che amichevoli tra l’artista e una persona che "frequenta" la Lucarelli, come direbbe Morgan, ma il "frequentatore" ha qualcosa da dire proprio a Morgan. Devono intervenire i vigilantes e le forze dell’ordine per ristabilire la calma ed evitare la rissa. Fuori dalle telecamere anche Zazzaroni si chiarisce con la ballerina Sara. La puntata si conclude con Milly che cerca di far tornare la pace ma Selvaggia non ha affatto intenzione di dimenticare. «Non mi va di fare finta di niente, si trattava di difendere i principi di educazione e di rispetto. Si è trattato di una scena gratuita con una persona non lucida». Non è da escludere che ci sia lavoro per gli avvocati. Magari divorzisti.

martedì 16 marzo 2021

Non è la Rai, Eleonora Cecere e la nuova vita: «Ora faccio la vigilantes»

Eleonora Cecere, ex stellina di Non è la Rai, mitico programma di Gianni Boncompagni, oggi di lavoro fa la vigilantes. Quella di Eleonora Cecere è stata una carriera nel mondo dello spettacolo che è iniziata quando era bambina, ben prima di entrare a “Non è la Rai”.

NON E' LA RAI, ELEONORA CECERE: "OGGI FACCIO LA VIGILANTES"

Eleonora Cecere dopo “Non è la Rai” e 37 anni nel mondo dello spettacolo fa la vigilantes: “Oggi faccio la vigilantes – ha spiegato ai microfoni di Rai Radio2 durante la trasmissione "I Lunatici" - con una società a cui tengo tantissimo. Una società che mi ha accolto a braccia aperte. Con questa pandemia il lavoro dello spettacolo si è fermato, bloccato. Ho una famiglia, due bambine, un marito, ho deciso di dare una mano a mio marito, di aiutarlo, non potevo stare ferma. Sono fiera di raccontare la mia storia, bisogna rimboccarsi le maniche, darsi da fare”.

La sua ambizione è il teatro, ma i tempi sono difficili: “Ho mandato tantissimi curricula, questa società mi ha risposto, mi ha accolto, e faccio un lavoro che mi piace moltissimo. Sono a contatto con le persone, cerco sempre di strappargli un sorriso, soprattutto alle persone anziane. Questa per me è una grandissima soddisfazione. Non ho abbandonato la mia ambizione, il teatro, il cinema e ciò che ci gira attorno, se un giorno riusciremo a tornare in teatro, tornerò a lavorarci con grande felicità, ma oggi va così".

Eleonora Cecere comunque non dimentica “Non è la Rai”: “Ci siamo resi conto che se ne sarebbe parlato anche dopo tanti anni solo quando il programma è finito. Lì per lì non ti rendi conto di quello che succede, c'erano centinaia e centinaia di ragazzi e ragazze che ci aspettavano fuori dagli studi, che aspettavano ore per farsi una foto, che ci si incollavano alle macchine. Queste sensazioni le apprezzi solo dopo, sono bellissime. Ho iniziato a rendermi conto di essere diventata popolare quando la mattina usciva di casa e mi trovavo dei ragazzi che facevano viaggi con i mezzi per venire a vedermi davanti casa. Io e mio padre spesso gli davamo un passaggio e li riaccompagnavamo a casa. E' una sensazione inspiegabile".