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martedì 20 ottobre 2020

Fabrizio Corona, la sua furia a Live: «Nina Moric è da manicomio». Barbara D’Urso costretta a chiudere il collegamento

Fabrizio Corona, la sua furia a Live: «Nina Moric è da manicomio». Barbara D’Urso costretta a chiudere il collegamento. Ospite in collegamento domenica sera su canale 5, Corona ha raccontato la sua verita dopo l'audio choc pubblicato dall'ex moglie in cui si sentono le minacce dell'ex paparazzo. La D'Urso costretta a prendere le distanze e chiudere, Corona abbandona il collegamento. 

A live non è la D'Urso Fabrizio Corona è un fiume in piena contro l'ex Nina Moric dopo la telefonata choc pubblicata lo scorso lunedì.

«Devo fare un chiarimento sul perchè affronto questo discorso in tv e non in privato - dice Fabrizio Corona -  ma alla luce di quello che ha fatto quella psicopatica da manicomio, sono costretto a dover raccontare una parte di una storia, quello che è successo è vergognoso non solo da parte sua, ma dall'avvocato che deve essere radiato. A questa signora hanno portato via il figlio 4 anni fa, perchè?».

La D'Urso fa risentire l'audio pubblicato da Nina Moric con le minacce di Fabrizio Corona e le parole di Carlos. 

La D'Urso sottolinea: «Fabrizio tu minacci di ucciderla», «No - risponde Corona - è stato un momento in cui ero fuori di me, gli ho lasciato un audio ma di certo non vado a casa a fracassargli la testa. Ma avete ascoltato la sua voce?Ha detto di essere picchiata dalla madre, stuprata dal padre... vi sembra normale?». La D'Urso conferma di essere stata testimone del bel rapporto tra Corona e Carlos.

Corona inizia un racconto drammatico, difficie da seguire, ci sono tante storie che si sovrappongono: «Mia madre ha cresciuto Carlos non Nina Moric. Lei ne ha fatte di tutti i colori, fino a che ad agosto io e Carlos in un piccolo sprazzo di libertà, siamo andati in vacanza. Carlos voleva venisse la mamma ma il tribunale dei monori vietava che Nina si potesse avvicinare, fatevi due domande. Comunque io l'ho fatta venire, abbiamo fatto pace, io poi ho testimoniato davanti al giudice affinchè potesse rivedere suo figlio. In quel momento stava bene, poi mi hanno arrestato e lei aveva di nuovo il bambino». 

Fabrizio Corona racconta per la prima volta del ricovero del figlio Carlos: «Se lo sono portati tre mesi a Zanzibar, lei e Favoloso, alle 6.30 del mattino mi sono venuti a bussare in cella e mi hanno detto che mio figlio era stato ricoverato. Era la famosa storia della lite di Favoloso e delle botte a Nina. Ci ho messo 8 mesi per far stare bene Carlos, solo perchè non ho nessuno. Una madre che manda un audio di un bambino che sta male è da rinchiudere in manicomio. Ho sempre fatto le cose da cogl**ne ma non sono un cogl**ne. Carlos è tornato a vivere da me perchè in quel periodo era presa dall'affaire Luigi Mario Favoloso. Non mi sono mai espresso, lei e il suo avvocato hanno fatto fare un video a suo figlio, che non sta bene. Nina sembrava aver trovato la felicità con un altro signore, poi sembra che anche con questo sia la stessa cosa di Favoloso, lei mi gira l'audio di questo che parla male di me. L'8 agosto, il compleanno di Carlos, è venuta 5 minuti e poi è scomparsa. A settembre ha ritrovato la luce, con un ragazzino di 25 anni che mi prendo la responsabilità è tossico. Il 27 settembre Nina chiama Carlos, lo fa andare a casa sua, lui torna a casa ed era completamente scioccato, è tornato in una condizioni che nemmeno ve lo posso raccontare. Per quello poi ho fatto quell'audio. Quello lì è un audio di una che ha chiamato suo figlio malato mentre delirava e lo ha postato. Carlos, sempre in quel periodo che stava male, a dicembre incontra un signore di nome Michelangelo, è un guerriero della luce, ha scritto a mio figlio che era minorenne un messaggio».

Corona legge il messaggio e dice che si tratta di satanismo e che gli fa il lavaggio del cervello. «Michelangelo lo ha richiamato (Carlos ndr) e lui era sconvolto. Nina si permette di postare un audio strumentalizzato un momento di delirio totale».

Nina Moric, mentre Corona è in diretta ha pubblicato un nuovo audio di Carlos

«Carlos è qui con me e sta ancora molto male», Corona spiega che Carlos ha ricevuto una nuova chiamata di Michelangelo in cui dice che Corona è il male «Carlos aveva il telefono in mano e aveva la bava alla bocca, ho provato a togliergli il telefono, Michelangelo ha chiamato la polizia e mio figlio è andato via. Io sono in cura, Carlos è seguito da due medici e Nina nemmeno lo sa».

Barbara D'Urso deve chiudere il collegamento «Fidati è meglio così, hai detto delle cose molto forti da cui ovviamente mi dissocio», Fabrizio Corona abbandona il collegamento.

domenica 20 settembre 2020

Verissimo, Loredana Bertè e il racconto drammatico: «Ero una ragazzina quando mi ha violentata e riempita di botte»


Loredana Bertè domani compie 70 anni e, per una volta, decide di festeggiare il proprio compleanno. La leggendaria cantautrice lo fa nello studio di Verissimo, dove racconta diversi aneddoti della propria vita, compresi i più drammatici.

«In genere non festeggio il compleanno, ma domani è anche il compleanno di Mimì e della mia carissima amica Asia Argento. Dicono che i 70 siano i nuovi 50, per una volta festeggerò anche io», spiega Loredana Bertè, con un pensiero anche alla sorella Mia Martini. La cantautrice racconta anche la sua adolescenza, fatta di serate al Piper, di una grande amicizia con Renato Zero, ma anche di un episodio assolutamente drammatico: «Avevo 16 anni, facevo serate con le collettine ed eravamo in giro per l'Italia. Ero l'unica vergine del gruppo e tutte mi dicevano di decidermi. 



C'era questo tizio che mi riempiva di fiori ogni sera, così alla fine dopo un mese ho deciso di uscire con lui. Mi portò in un appartamento scannatoio e quando ho sentito che chiudeva la porta col lucchetto mi sono spaventata. Ero terrorizzata, mi ha violentata e riempita di botte, sono riuscita ad uscire per miracolo, con tutti i vestiti strappati. Mi reggevo in piedi a malapena, un taxi mi portò in ospedale. Non avevo potuto dirlo a nessuno, specialmente a casa, altrimenti le avrei prese anche da mia madre. Le uniche con cui mi sono confessata furono le mie amiche, ho tenuto tutto per me e non lo denunciai. Fu uno sbaglio, perché, care donne, al primo schiaffo bisogna denunciare».

Loredana Bertè, poi, racconta il primo, grande amore della sua vita: quello con Adriano Panatta. «Fu un vero e proprio colpo di fulmine: appena lo vidi, pensai "Lui è mio". E lui aveva pensato la stessa cosa. Per me è stato il primo amore, forte, passionale, puro, positivo» - spiega la cantautrice - «Poi però mi lasciò per sposare una ragazza che poi è ancora la mia migliore amica. Ci eravamo lasciati da pochi mesi, io stavo tornando in aereo dal Kenya, dove avevo scattato la copertina di "Sei bellissima", e lessi sul giornale che si erano sposati. Comunque Rosaria è una donna eccezionale, siamo amiche da sempre, la saluto con affetto».

Si torna poi a parlare di eventi drammatici ma poco conosciuti al grande pubblico, come la perdita di Leonardo Pastore, uno dei migliori amici, ucciso dall'Aids. «Si era ammalato, andammo in ospedale a Parigi da Luc Montagnier. Allora nessuno conosceva l'HIV, c'era tanta ignoranza e si pensava che il contagio potesse avvenire anche solo stringendo la mano» - tuona Loredana Bertè - «Montagnier è stato un figlio di pu***na, si rifiutò di curarlo dicendo che gli sarebbe rimasto solo un mese di vita o poco più, invece Leonardo visse altri quattro anni. Ho cercato di far curare Leonardo nei migliori ospedali del mondo, ma nessuna compagnia aerea voleva trasportarlo. Poi Benetton mi ha dato l'aereo privato, da Parigi ho preso Leonardo e l'ho portato alla Madonnina: Benetton è stato un angelo, lo ringrazierò in eterno. Leonardo per me era un confidente, un amico».