Il 2003 fu la sua miglior stagione, ma forse la vera occasione persa resta il secondo turno contro Maria Sharapova al secondo turno degli Australian Open 2006. Erano gli anni in cui Masha era un osso duro. Lei, Ashley Harkleroad, biondina statunitense di Rossville (Georgia profonda), dopo aver perso il primo set iniziò una partita diversa, fatta di variazioni e scelte inattese. Abbastanza per far perdere la pazienza alla statuaria russa che, sempre più in difficoltà, arrivò a concedere un set-point che - trasformato - avrebbe rimesso l'incontro in equilibrio e spostato forse l'inerzia del match e della sua carriera. Ma quella palla, vitale, la biondina la affondò in rete per perdere poi game, set e match.
Harkleroad, il 2003 suo anno migliore
Forse era troppo minuta la Harkleroad, che pure si issò nel 2003 al numero 39 della classifica mondiale Wta, per sfondare in un tennis di giganti. Non solo Sharapova, ma soprattutto Serena Williams, la sorella Venus, la potente Ivanovic. Erano gli anni di transizione delle racchette, dalla grazia di Martina Navratilova e Steffi Graf, ai muscoli che oggi la fanno da padrone. Sempre e ovunque. Quei muscoli la statunitense non li aveva. Dal basso del suo metro e 65, all'americanina mancava la profondità dei colpi, non il talento (numero 39 Wta non si diventa a caso). Ma la sua apparizione sui campi non passò inosservata. Ashley Harkleroad in campo era un piccolo angelo biondo, una Camila Giorgi con 15 anni di anticipo. Playboy la notò e, dopo un breve corteggiamento, realizzò un servizio fotografico che ancora oggi fa scandalo.
La Harkleroad fu la prima tennista professionista, era il 25 maggio 2008, a mostrarsi come mamma l'aveva fatta. Il tutto dopo l'ennesimo schiaffo in campo, questa volta al Roland Garros, contro una big, Serena Williams. La allora 23enne Ashley salì alla ribalta mondiale con un servizio di copertina che le fece conquistare finalmente, e non per doti tennistiche, le prime pagine. Fra tante ipocrisie di colleghi si ricorda proprio il commento di Serena che disse: «È una gran cosa che qualcuna sia tanto coraggiosa e forte». Una vita tormentata, quella della biondina, che sposò giovanissima (era il 2004) il collega Alex Bogomolov, altro outsider del grande tennis. Un apparente idillio destinato a durare solo due anni. Ashley trovò il compagno ideale in Chuck Adams, anche lui discreto giocatore, che fu per un po' suo maestro. Con lui arrivarono Charlie e Loretta che sta cercando di seguire le orme materne sui campi della California del sud. Poi il ritiro dal tennis prof.
Harkleroad, star su Instragram e Onlyfans
E oggi? La biondina è sempre stata uno spirito inquieto. A 34 anni sul suo profilo Instagram pubblicò una foto del suo lato B che non passò inosservata (anche il britannico Sun dedicò all'evento un servizio scandalistico). Poi, e arriviamo ai giorni nostri, l'inizio di una nuova era, quella di Onlyfans. La bionda Ashley non è cambiata molto dai tempi del servizio di Playboy. Chirurghi esperti le hanno regalato un paio di misure in più di seno, le altre doti gliele aveva già concesse madre natura. Come tante ragazze che si avvicinano al social "privato", l'inizio è stato soft. Ma la spirale travolge tutti e tutte. «Se ho fan disposti a spendere 5 euro per una foto sexy, fin dove posso arrivare?». Una foto (e un video) dopo l'altro, l'annuncio, attesissimo da migliaia di fan il 15 aprile: «Ecco il mio primo video porno». Un porno domestico, con il suo compagno di sempre - sacrificatosi in nome del dio denaro - ma un porno a tutti gli effetti, che la fa tornare alle luci della ribalta in una versione sicuramente insolita per un'ex atleta professionista. La biondina della Georgia fa ancora parlare di sé e, all'alba dei 37 anni, molti ritengono che potrebbe non essere finita qui.
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