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mercoledì 17 agosto 2022

De Sica e gli influencer 'cafoni', Boldi e Iva Zanicchi d'accordo: «Vergogna, c'è chi non arriva a fine mese»

Dopo lo sfogo su Instagram di Christian De Sica contro gli influencer che, secondo l'attore, non fanno altro che ostentare le proprie vacanze tra barche e lusso sfrenato in modo "cafone", arriva l'appoggio di Iva Zanicchi e Massimo Boldi. La cantante e l'attore sostengono il pensiero del re dei cinepanettoni e dicono la loro in merito.

«Ma certe persone non si sono rotte le pa**e di pubblicare quello che mangiano, mentre ballano abbracciati e poi si odiano, le panoramiche delle discoteche tutte uguali, i tuffi dai motoscafi di lusso comprati facendo i tuffi? E basta! Ma è possibile essere diventati così cafoni?». Con una storia su Instagram Christian De Sica ha espresso tutto il suo disappunto contro gli influencer "cafoni". Uno sfogo a sorpresa che non solo ha fatto il giro del web, ma sta raccogliendo parecchi consensi anche tra i suoi colleghi  vip come Iva Zanicchi e Massimo Boldi.

Tra i sostenitori dello sfogo di Christian De Sica contro gli influencer cafoni c'è Iva Zanicchi  «Capisco che è giusto che esistano gli influencer perché siamo in una epoca in cui i social sono diventati la normalità - dichiara la cantante all'Adnkronos - però l'ostentazione la trovo davvero di cattivo gusto. Noi eravamo poveri e mia madre quando andavo a scuola con le scarpe nuove mia madre mi diceva: "Non devi vantartene, mi raccomando" . A me hanno sempre insegnato l'umiltà, non c'è bisogno di vantarsi di ciò che hai». «Anche io vado sui social - prosegue la Zanicchi - ho il mio profilo Instagram ma non posto tutto quello che faccio. Capisco che la gente sogna di diventare come loro, di salire sugli yacht o di avere le ville al mare, ma questa ostentazione continua non la trovo di classe. I miei genitori mi hanno insegnato di non far pesare agli altri ciò che si ha perché ci sono persone meno fortunate di te che arrancano e che non arrivano alla fine del mese. Quindi va bene mostrare ma non bisogna esagerare sennò si rischia di diventare volgari».

Le parole di Massimo Boldi

Anche Massimo Boldi interviene a sostegno del pensiero espresso ieri da De Sica che ha stigmatizzato i comportamenti «cafoni»degli influencer. «In questi ultimi anni stiamo vivendo una realtà nuova. Si vive attaccati allo smartphone in un rapporto di totale dipendenza. Tutto il resto viene di conseguenza: i selfie ogni piè sospinto, le foto postate di tutto ciò che si fa. Su questo De Sica ha ragione. Io credo, però, che a ben guardare dipenda da ciò che sta a monte: la dipendenza da una vita 'collegatà a tutto ci che sta fuori, nello spazio di un cellulare. Basta essere a tavola con un adolescente per capirlo o in spiaggia, ovunque, e provare vera preoccupazione».  «I social sono un gran pasticcio - prosegue Boldi anche lui come la Zanicchi all'Adnkronos - Non si capisce chi lo usa per lavoro, chi per gioco, chi per essere uno spaccone. Destreggiarsi non è facile. Ed è un vero e proprio virus che ci ha cambiato la vita, mettendoci nelle condizioni di una dipendenza che va vinta». C'è chi ha criticato De Sica per aver disapprovato un mondo che ha sempre rappresentato nei suoi film più famosi. «Ma non c'entra nulla - lo difende Boldi - I film con i ricchi cafoni erano film che fotografavano un momento della società e rallegravano la gente». 

mercoledì 29 aprile 2020

«Vergogna», Benedetta Parodi criticata per la preparazione di questo piatto giapponese

Benedetta Parodi si lancia nella preparazione dei gyoza, i ravioli giapponesi. La maggior parte dei follower della Parodi applaude la ricetta proposta. Qualcuno chiede quanto tempo far sbollentare la verza; altri promettono di provare presto a cimentarsi a loro volta nella preparazione. Un utente, invece, protesta a gran voce per la scelta fatta.


"Ma per favore, in questo periodo il giapponese? VERGOGNA!" "Motivo?" chiede un altro utente in risposta. "I cinesi ci hanno attaccato il virus per vari motivi e io non li perdono". Gli altri utenti rispondono: "ma il cibo che c'entra? Poi si parla di cibo giapponese, mi sembra del tutto fuori luogo. Non capisco il suo ragionamento, mi scusi." Smontate così le sue proteste, l'utente che si era espresso contro il post di Benedetta Parodi sui ravioli giapponesi ha abbandonato il campo con un semplice "stammi bene".

lunedì 20 gennaio 2020

Chiara Ferragni su Instagram le foto hot. Haters scatenati: «Vergogna, sei una mamma»

Nuova foto hot di Chiara Ferragni e nuova polemica. La nota influencer ha mostrato uno scatto con un nuovo paio di jeans ma sembra essere completamente nuda per il resto. Senza sulla sopra e con un vistoso spacco laterale dei pantaloni che fa sembrare che non indossi nemmeno la biancheria intima.


Lo scatto ha scatenato il web, tra chi ha apprezzato le nudità della Ferragni e chi invece l'ha criticata. In molti da quando è diventata mamma la criticano per i nudi considerandoli "poco adeguati" al suo ruolo di genitrice; ma in generale molte persone le hanno chiesto se non le dessero fastidio i pantaloni senza le mutande sotto. Nella valanga di commenti spunta però anche quello di Chiara che risponde: «Di solito le mutande le indosso» e aguzzando la vista si vede il bordo sottile, color grigio perla, proprio degli sleep.

Chiara mostra ancora una volta di saper essere un icona, più o meno amata, di saper far parlare di sé. In barba a tutte le polemiche il marito, Fedez, invece sembra proprio apprezzare e la Ferragni pare non considerare più le numerose polemiche, tanto che rilancia con uno scatto ancora più hot, in intimo trasparente in pizzo nero.

sabato 5 maggio 2018

Gina Lollobrigida choc: «A 18 anni fui violentata da un calciatore della Lazio, ero vergine»

Una rivelazione agghiacciante, a oltre 70 anni di distanza, quella di Gina Lollobrigida. L'attrice, 90 anni, aveva infatti confessato, qualche mese fa, durante la trasmissione Porta a Porta, di essere stata vittima di due violenze sessuali nel corso della propria vita. Oggi, però, ha raccontato che la prima fu quando aveva 18 anni ed era ancora vergine: «Fu un calciatore della Lazio a violentarmi».
Dopo tutto questo tempo, la celebre attrice nativa di Subiaco ha deciso di raccontare quel doloroso episodio in un'intervista a Azzurra Noemi Barbuto per Libero: «Avevo conosciuto quell'affascinante calciatore quando ero ancora adolescente, lui mi corteggiava ma venni a sapere che era fidanzato e così, per dignità, decisi di non vederlo più anche se provavo qualcosa per lui. Quando avevo 18 anni, però, lo incontrai di nuovo per caso, alla fermata dell'autobus dopo essere uscita da scuola, e lui mi invitò a una festa».

Una volta arrivata a casa del calciatore, però, la giovanissima Gina Lollobrigida non aveva trovato alcun invitato: «Mi disse che i suoi amici sarebbero arrivati a breve, iniziò a farmi bere e da quel momento non ricordo più nulla di quella sera. Mi sono svegliata la mattina dopo, completamente nuda, sul suo letto. Rimasi frastornata per diversi giorni, solo in seguito realizzai che ero stata violentata, e all'epoca ero ancora vergine». Un ricordo che fa male e che, per questo, l'attrice ha sempre cercato di rimuovere: «Volli andare avanti e dimenticare, ma mi sono sempre portata questa vergogna come un bagaglio pesantissimo, difficile da ignorare. Mi sentivo distrutta e mi sposai in fretta con quello che fu mio marito per superare il trauma, non per amore».