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martedì 4 gennaio 2022

Marcell Jacobs, l'accusa choc dell'ex: «Tuo figlio ha 7 anni e ha bisogno del padre, corri da lui»

Renata Erika Szabo, l'ex compagna di Marcell Jacobs, non si nasconde e accusa l'uomo più veloce del mondo di non essere un padre all'altezza. «Jeremy ha 7 anni e patisce l'assenza di suo padre». Il padre è l'uomo più veloce del mondo che la scorsa estate ha fatto gioire ed emozionare l'Italia intera con le sue prestazioni nei 100 metri e nella staffetta dei 4x100 metri. Per Jeremy, Jacobs, oltre ad essere un eroe è il padre e in una lunga intervista al settimanale Chi, l'ex compagna denuncia la sua assenza.

«Jeremy ha compiuto 7 anni lo scorso 14 dicembre - racconta Renata -, ma non abbiamo ricevuto la telefonata del papà. Poteva mandare un vocale o un messaggio scritto perché Jeremy è capace di leggere. Invece, niente. Solo a Natale abbiamo ricevuto la telefonata della nonna paterna, che poi gli ha passato il papà che gli ha fatto gli auguri. Nostro figlio vede il suo cuginetto che aspetta il suo papà alla finestra e quando Jeremy sa che il papà deve arrivare, fa la stessa cosa. Peccato che poi Marcell, invece, non arrivi mai».

L’assenza dell’oro nei cento metri a Tokyo si è fatta sentire proprio il giorno in cui è rientrato dalle Olimpiadi: «In teoria Jeremy doveva andare a prenderlo in aeroporto a Roma con tutti i familiari», rivela l'ex compagna. «Peccato, però, che il giorno prima che lui atterrasse, la nonna mi abbia mandato un messaggio per dirmi che Jeremy non poteva andare perché per lui non c'era posto in macchina. Questo non è giusto. Quando ci si lascia con la compagna, non si dovrebbe lasciare anche il figlio. Jeremy non c'entra niente: Marcell resterà sempre suo padre e lui ha bisogno del papà. Marcell all'inizio veniva anche un po’ a trovarlo, poi hanno iniziato a passare le settimane e poi i mesi. Non c'era l'ombra di una regolarità. E ha smesso anche di pagare il mantenimento per il figlio, per un anno non ha pagato niente e parliamo di 300 euro».

mercoledì 8 settembre 2021

Fabrizio Corona accusato di truffa dal gestore di un locale: ecco cosa è successo

Fabrizio Corona, ancora guai giudiziari. Il gestore di un locale di Firenze ha querelato sia lui sia la rappresentante della srl proprietaria dei diritti d'immagine sulla sua persona, per il reato di truffa. In un esposto presentato in procura viene contestato il presunto inadempimento di un contratto di partnership commerciale. L'imprenditore fiorentino, assistito dagli avvocati Nicolas Pistollato, dello studio Alfano Pistollato, e dall'avvocato Massimiliano Bianchi, denuncia di aver pagato oltre 15.000 euro per prestazioni che poi non sarebbero mai state rese, tra cui serate nel locale con la presenza dello stesso Corona.

Secondo l'esposto, gli accordi avrebbero previsto anche la creazione da parte della srl di un sito web con e-commerce per il locale, di una pagina Instagram e l'avvio di una campagna promozionale. Tuttavia, viene precisato ancora nella querela, il fotografo non si è mai presentato alle serate, e il sito web non sarebbe mai stato completato, e comunque al gestore non sarebbero mai stati forniti i codici di accesso. Quando erano già stati pagati i primi 15.000 euro dei 25.000 previsti dall'accordo, la società proprietaria dei diritti d'immagine di Corona avrebbe comunicato di considerare il contratto non valido, lamentando una serie di inadempimenti da parte del locale di Firenze.

La querela

Corona è stato querelato anche per sostituzione di persona: nello stesso esposto infatti viene anche accusato di aver ceduto uno spazio della spiaggetta sull'Arno che il Comune di Firenze ha dato per l'estate in concessione allo stesso gestore. Corona, secondo la querela, a insaputa del gestore avrebbe ceduto lo spazio, per allestire uno stand, a una ditta che vende cannabis legale. Tuttavia, lo stesso concessionario comunale ha chiarito questo aspetto con la ditta della cannabis mentre questa si accingeva ad insediarsi nella porzione di spiaggia sul fiume.