lunedì 23 marzo 2020

Beppe Fiorello agli artisti: «Basta cantare e alleggerire, tutto uno show. Fate vedere che avete paura»

Coronavirus, un nuovo appello di Beppe Fiorello dopo quello di ieri relativo ai flashmob dai balconi considerati inopportuni in un momento così critico per il Paese, ispirato dalla drammatica sfilata di camion dell'esercito nella città di Bergamo impegnati a trasportare le bare dei morti a causa del contagio.

Oggi l'attore si rivolge ai suoi colleghi del mondo dello spettacolo: «C'è in giro troppa gente, anche dai balconi, che alleggerisce ogni giorno il clima. Siamo in un momento in cui l'alleggerimento non funziona più». Lo afferma alla trasmissione radiofonica 'Circo Massimo' su Radio Capital. Cantare aiuta ad esorcizzare? «E allora a Bergamo dovrebbero fare un Carnevale. Dobbiamo inasprire i toni, e dobbiamo farlo noi stessi, senza aspettare il governo».


Agli artisti, Beppe Fiorello chiede di abbassare i toni: «Se vedessi Checco Zalone spaventato da questa situazione, mi spaventerei di più che a vedere Mattarella spaventato. Dico agli artisti: fate vedere la vostra paura». «Ho parlato della mia proposta con mio fratello (Rosario Fiorello, ndr) che ieri ha postato un tweet. Se gli artisti si facessero vedere con un tono più preoccupato, sono convinto che la gente direbbe 'cazzo, allora la cosa è seria», spiega Beppe Fiorello, che aggiunge: «La paura è saggia, non bisogna nasconderla».

«Oltre a chi sta sui balconi, chiedo anche agli artisti, che pure stanno facendo un grande lavoro di intrattenimento, di abbassare i toni», afferma Beppe Fiorello alla trasmissione radiofonica 'Circo Massimo' su Radio Capital, secondo cui serve «un attimo di silenzio. Mi sembra che tutto stia diventando un pò troppo uno show: dai follower che aumentano alla gara a chi ha l'ospite più introvabile».

«Chiedo anche solo un giorno di lutto nazionale», continua Beppe Fiorello e aggiunge: «Un minuto di silenzio per ogni morto? Calcolate quanto tempo dovremmo stare zitti».

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