sabato 9 agosto 2014

Belen Rodriguez, la tigre dei social



Estate di lavoro ma anche di piacere quella di Belen. Come lo sappiamo? Basta seguirla attraverso i social network. La showgirl ha – da tempo - capito come gira oggi il mondo dello spettacolo e sfrutta al 100% questo nuovo strumento. E così la vediamo giocare col piccolo Santiago o stuzzicare sessualmente il marito Stefano De Martino. Oppure a bocca aperta dal dentista o mentre si abbraccia teneramente al suo papà.
Insomma, di Belen sappiamo tutto, forse anche troppo. Eppure lei si difende: “Non siamo più negli anni ’50 – ha dichiarato – viviamo nel mondo dello spettacolo, circondati da telecamere e paparazzi. Chi fa la nostra professione deve essere un po’ esibizionista”. Sicuramente Belen un po’ esibizionista lo è, eccome. Anzi, controreplica così ai colleghi che magari la attaccano: “Se non ci fosse questo lato del carattere probabilmente non ci sarebbero conduttori, attori, cantanti. Chi non vuole apparire, forse, non dovrebbe lavorare in tv”. Rivela la showgirl al settimanale Chi.


Che dire poi dei suoi post infuocati quando deve difendere la famiglia? L’ultima “vittima” della tigre Belen ha avuto l’imprudenza di criticare Stefano De Martino definendolo “morto di fame” e prendendosi dalla showgirl argentina un bel “cretino”.
Un personaggio – questa Belen Rodriguez – che, piaccia o no è seguitissimo. Milioni di persone ogni giorno la spiano su Facebook e Instagram. Gli stilisti lo sanno e anche per questo fanno a gara per farle indossare qualche capo.
Come Fausto Puglisi che, per il servizio di Chi sulla Rodriguez mamma e moglie, ha prestato una bella giacca in pelle, con le iconiche palme sulle maniche e sul retro un meraviglioso rosone a rilievo con cristalli a formare un sole. Un capo da più di 30mila dollari.
La foto con Stefano De Martino, scartata dal servizio, è stata subito riutilizzata su Facebook. Piccolo particolare: Belen lo sa che è la stessa giacca che Puglisi aveva prestato a Rita Ora per un suo video? Speriamo di sì, altrimenti il povero Puglisi sentirà gli artigli della nostra tigre argentina.

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